Caratteristiche generali
La gita al Lago d’Avino è un’escursione facile e alla portata di tutti; interessante è il periplo del lago ma presenta qualche rischio di caduta di sassi sul versante occidentale. I sentieri di accesso sono stati ampliati e sistemati nell’estate 2004, agevolati con scalini e in un punto resi sicuri con la posa di catene di sicurezza.
L’escursione proposta permette di realizzare un percorso ad anello ai piedi del Monte Leone e offre una vista d’insieme della conca di Veglia. Fino agli inizi del secolo, nell’ampia conca ai piedi del versante orientale del Monte Leone vi era un laghetto alpino naturale, poi la fame di energia portò a costruire uno sbarramento che formò un bacino idroelettrico profondo circa 30 metri e con una superficie di quasi 4 kmq. A sud‑est dello specchio d’acqua si stende la Piana d’Avino, un altipiano desolato e desertico in cui occhieggiano sparute pozze d’acqua e che ha sempre suscitato nella fantasia popolare leggende misteriose.
Il percorso
Da Veglia, località Ponte, un buon sentiero (F30) nel bosco sale al Lago delle Streghe, uno specchio d’acqua tra i larici, prosegue più ripido per uscire infine dalla foresta e proseguire a mezzacosta con pendenza più modesta fino a raggiungere con percorso evidente e segnalato la diga. Per il rientro è consigliabile tornare indietro di un centinaio di metri e prendere il sentiero F30a che con regolari tornanti scende rapidamente fino alla vecchia stazione di partenza della teleferica. Il sentiero prosegue poi nel bosco costeggiando il T. Cianciavero sulla sponda sinistra raggiungendo la zona delle marmitte dei giganti e in breve le baite di Cianciavero.
Ultimo aggiornamento: 06/03/2018 ore 11:15:15