Subito a valle dalla piazza principale di Staffa s’imbocca Via Ludovico Jachettti, si attraversa un rio e subito si gira sinistra seguendo le indicazioni Lago delle Fate. La pista sterrata scende ad attraversare il Torrente Anza e prosegue in destra idrografica. Si ignora il bivio della strada sterrata che porta al Lago e si prosegue diritti fino al posteggio di Isella, in prossimità del ponte stradale che porta sulla provinciale. Si entra ad attraversare la frazione con il forno del pane e la Chiesa di Santa Maria Addolorata e si prosegue nei prati ben curati a valle dell’abitato. Arrivati al limite del bosco si raggiunge un bivio segnalato: si continua diritti in leggera discesa fino a raggiungere l’argine del T. Anza, poi, seguendo le indicazioni (B00) si risale leggermente fino ad arrivare nel piazzale sterrato antistante la Miniera della Guia, antica miniera d’oro attrezzata per le visite. Qui inizia una larga ma ripida mulattiera a gradoni che sale ripido con spettacolari scorci sul Rio Quarazza. La mulattiera prosegue fino ad un bacino dell’acqua, si prende a sinistra e raggiunge la strada sterrata proveniente da Isella che si segue fino al Lago delle Fate. Per il ritorno si consiglia di tornare indietro fino al bacino dell’acqua e da qui proseguire a mezzacosta fino a raggiungere l’abitato della Motta, un pugno di case in posizione panoramica con un bel forno del pane e l’Oratorio dedicato a San Rocco. Attraversati i prati ben presto il sentiero diventa una bellissima mulattiera che scende verso Isella fino a raggiungere il bivio da cui si è passati all’andata. Si raggiunge Isella e percorrendo l’itinerario dell’andata si ritorna a Staffa.
Note: Dalla diga, proseguendo per la comoda strada fra larici e abeti, si può raggiungere la località Crocette, conosciuta anche come "Città Morta", con resti dell'antica lavorazione dell'oro (1460 m).
Ultimo aggiornamento: 06/03/2018 ore 16:42:46