Sabato 13 novembre è stata una giornata piuttosto intensa sul fronte del monitoraggio del lupo nel VCO.
Nel pomeriggio di sabato un grosso canide di aspetto simile ad un lupo è stato osservato e fotografato in comune di Premia. Le immagini raccolte, scattate da lunga distanza, per quanto estremamente utili in questi casi, non permettono di stabilire con certezza l’identità dell’animale (se cane o lupo) e di fatto le caratteristiche fenotipiche percepite non fanno nemmeno escludere la possibilità di un ibrido. Pertanto, è stato attivato immediatamente un monitoraggio intensivonell’area da parte di personale esperto, che prevede il posizionamento di fototrappole e la ricerca di campioni biologici su cui effettuare analisi genetiche al fine di identificarne l’identità specifica con certezza. La presenza di ibridi tra cane e lupo sulle Alpi italiane è un evento estremamente raro che viene monitorato con attenzione per le implicazioni che può avere per la conservazione del lupo.
Nello stesso giorno è stato effettuato un sopralluogo in valle Agarina per verificare un avvistamento di 5 lupi avvenuto nei giorni precedenti. Grazie alla presenza di neve al suolo si è potuto documentare con precisione e confermare il numero di animali osservati. Nonostante la presenza del lupo in valle Onsernone e nelle valli circostanti (Isorno, Cravariola, Vergeletto e Vigezzo) fosse documentata già da un paio di anni, sia dal personale impegnato nella rete di monitoraggio del lupo nel VCO che dai guardiacaccia del Canton Ticino, su entrambi i lati del confine Italo-Svizzero non era infatti mai stata accertata contemporaneamente la presenza di più di due esemplari.
Questa settimana ha inizio nella provincia del Verbano Cusio Ossola il monitoraggio sistematico del lupo, che si protrarrà fino ad aprile. Si tratta di una attività che si svolge nell’ambito del Progetto LIFE WOLFALPS EU che mira ad aggiornare le conoscenze sullo status del lupo a livello non solo provinciale ma di tutto l’arco alpino e che vede coinvolti (per il solo VCO) una ottantina di operatori appartenenti alla Polizia provinciale, Carabinieri Forestali, Parco Nazionale della ValGrande, Aree protette dell’Ossola, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, volontari del Gruppo Grandi Carnivori del CAI e dei Comprensori Alpini di caccia.
I due avvistamenti sopra descritti evidenziano però la rilevanza delle osservazioni “occasionali” che, se prontamente trasmesse al personale della rete di monitoraggio, costituiscono una fonte di informazioni di fondamentale importanza.
Ultimo aggiornamento: 16/11/2021 ore 11:49:58