SPORT INVERNALI E FAUNA SELVATICA NELLE ALPI
 

 

Incontro europeo all’alpe Devero

 

19-20 ottobre 2017

 

 

 

                                                                                                                                                                                                                             

 

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un mutamento epocale del turismo alpino invernale. Con sci da alpinismo o “ciaspole” un numero sempre maggiore di escursionisti raggiunge sempre più spesso gli angoli più remoti delle nostre montagne. Per gli animali selvatici l’inverno è il momento più critico dell’anno, nel quale devono modificare ecologia e comportamenti per sopravvivere a condizioni estreme. D’altro canto, per gli uomini delle città, è la stagione del grande divertimento, nel quale scoprire una dimensione naturale apparentemente perduta. Le due cose possono coesistere? Come garantire la convivenza di uomini e animali nell’inverno delle Alpi, in inverni che stanno sempre più cambiando è la grande sfida che abbiamo di fronte

 

Di questo discuteranno per due giorni all’alpe Devero tecnici ed esperti provenienti da tutti gli stati alpini d’Europa.

 

Il progetto “WeWild”, coordinato da ALPARC, ha per obiettivo lo sviluppo di una strategia e di alcuni strumenti di comunicazione comune su tutto l’arco alpino per aiutare a ridurre l’impatto degli sport invernali sulla flora e la fauna selvatica nelle Alpi. Il 19 e 20 ottobre si terrà all’alpe Devero, organizzato da ALPARC e dalle Aree Protette dell’Ossola, il secondo workshop europeo (il primo si è tenuto in marzo nel Vorarlberg in Austria), sul tema “Strategia, strumenti e campagna di comunicazione”.

 

ALPARC, la Rete Alpina delle Aree Protette, riunisce oltre 400 riserve e parchi naturali di grandi dimensioni nel perimetro della Convenzione delle Alpi, organismo intergovernativo che comprende Germania, Austria, Francia, Italia, Monaco e Liechtenstein, Slovenia e Svizzera.

 

Dice Paolo Crosa Lenz, presidente dei parchi naturali dell’Ossola: “Dal 1995 Alparc permette uno scambio intenso tra i parchi alpini, le riserve naturali, le riserve di biosfera, le zone di tranquillità e molte altre forme di protezione, senza dimenticare le implicazioni legate agli organismi e alle istituzioni di protezione della natura, agli attori locali, alle popolazioni e agli operatori scientifici.

 

L'obiettivo principale di Alparc è la messa in atto del protocollo “Protezione della natura e tutela del paesaggio” della Convenzione delle Alpi, il grande patto tra gli stati alpini per il futuro delle terre alte. I parchi naturali, nello scacchiere delle politiche europee, giocano un ruolo straordinario nella salvaguardia del patrimonio naturale e culturale delle Alpi e nella gestione dei flussi turistici: un ruolo importante sia nelle strategie di conservazione (natura, "know-how", patrimonio, cultura) sia nella concezione e nella gestione di alcune attività chiave della vita attuale in montagna (turismo, agricoltura di montagna, pastorizia, selvicoltura, costruzioni ecologiche…)”.

 

Ai lavori partecipano i tecnici del gruppo di lavoro WeWild, aree protette alpine, Club Alpini, ONG ambientaliste. La lingua di lavoro sarà l’inglese. Avvio dei lavori giovedì 19 ottobre (albergo Edelweiss, Viceno, ore 9,00).

 

Per ulteriori informazioni contattare Radames Bionda al n. 0324/72572 oppure tramite e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ultimo aggiornamento: 11/04/2018 ore 10:36:26

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