Negli ultimi tempi sono stati pubblicati alcuni articoli e/o lettere di lettori nei quali si lamenta la scarsa manutenzione dei sentieri all’interno delle Aree Parco, ed in particolare dell’Area dell’Alpe Veglia.
Innanzitutto, un ringraziamento a coloro che hanno voluto segnalare tali difficoltà incontrate nel percorrere i sentieri all’interno dell’Area Protetta ed ai quali mi pregio indirizzare questa doverosa risposta.
Bisogna innanzitutto sottolineare che in Regione Piemonte è stato introdotto, da qualche anno a questa parte, un “sistema di gestione e promozione della sentieristica” organizzato a vari livelli territoriali. Tale sistema si basa nel rispetto di un Catasto Regionale del Patrimonio Sentieristico - Escursionistico esistente e sulla relativa pianificazione dei vari interventi di recupero e valorizzazione dei percorsi accatastati che prevede, tra l’altro, la predisposizione di piani biennali di interventi sia di ordinaria che di straordinaria manutenzione da realizzare attraverso strumenti quali il Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.) od altri Fondi Comunitari (Interreg), ovvero, con fondi di bilancio propri dei vari Enti Territoriali interessati (Comuni, Provincia, Enti Aree Protette).


Questa complessa organizzazione determina di fatto, che tutti gli Enti od Associazioni che si occupano della promozione dell’escursionismo, concentrino i loro sforzi di manutenzione e valorizzazione affidando la precedenza sui sentieri presenti nel Catasto Regionale del Patrimonio Sentieristico - Escursionistico.
In questo particolare momento di difficoltà economiche in cui le risorse sono minime sia in termini finanziari che per quanto riguarda la disponibilità operativa di maestranze negli Enti, nostro malgrado, dobbiamo necessariamente dare priorità ad interventi destinati alla rete escursionistica ufficiale, in quanto, tali sentieri, vengono indicati sulle cartografie ufficiali con un sistema di individuazione basato su lettere e numeri che ne caratterizzano l’appartenenza ad ogni singola Valle e Settore escursionistico omogeneo individuabili nella cartellonistica posata anche di recente di cui ai cartelli di colorazione Bianca / Rossa.

Pertanto riferendoci alle pur giuste e circostanziate segnalazioni di mancata manutenzione recentemente riportate dai giornali, mi preme rilevare che riguardano proprio quella parte di viabilità pedestre, un tempo legata alle attività di allevamento e pastorizia in alpeggio fortemente presenti nei nostri territori, garantendo ad essa il collegamento e la percorrenza da e verso i vari alpeggi presenti nelle vallate .
Al momento, però molti di questi sentieri non rientrano nella rete della Sentieristica accatastata e per questo motivo non viene riportata ne sulle cartografie ufficiali, ne indicata con segnaletica verticale sul terreno con gli opportuni cartelli di colorazione Bianca / Rossa, anche perché a seguito dell’individuazione e segnalazione di un sentiero ne consegue anche l’assunzione di responsabilità per la sua successiva manutenzione ed eventuale opportuna messa in sicurezza.

Quanto detto serve a spiegare le modalità con cui l’Ente Parco ha in corso la programmazione degli interventi da eseguire. Pertanto al fine di ottimizzare le poche risorse finanziarie ed umane a disposizione, questo Ente cerca di sopperire alle reali carenze attraverso accordi e collaborazioni con i Consorzi presenti sul territorio, le Pro Loco, le Sezioni del CAI, le Aziende Agricole e gli Enti locali che operano in questo settore finalizzando gli sforzi per mantenere al meglio il territorio. Ad esempio le Sezioni del CAI sono coinvolte nel monitoraggio e nella manutenzione ordinaria della sentieristica, le Pro Loco e le altre Associazioni nella posa e manutenzione della segnaletica ed i Consorzi e gli Enti territoriali con interventi di manutenzione anche straordinaria, il tutto conseguente ad un organico progetto ben concepito.
Detto questo non significa che le segnalazioni che vengono inviate all’Ente Parco restano disattese. Da sempre cerchiamo, per quanto possibile, di intervenire, anche solo con minime prestazioni, attuate con proprio personale od in collaborazione con le Associazioni succitate. Questo è successo ad esempio già due volte nel corso dell’anno nel territorio del PARCO ALTA VALLE ANTRONA dove sono stati segnalati problemi di percorribilità in sicurezza delle mandrie verso i pascoli in quota, problemi che abbiamo risolto con
Personale dell’Ente, con l’aiuto delle persone del luogo con spirito di reciproca collaborazione.


Pertanto invito nuovamente tutti coloro che rilevano qualche problematica a segnalarla direttamente all’Ente Parco, al fine di ottenere, quantomeno, una celere risposta sui motivi per cui non si è intervenuti e sulle realistiche possibilità di risoluzione della carenza debitamente evidenziata.


Saluto e ringrazio per lo spazio concesso.

ENTE AREE PROTETTE DELL’OSSOLA

IL PRESIDENTE
Graziano UTTINI

Ultimo aggiornamento: 14/02/2018 ore 14:51:31

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