Istituito con legge regionale del 14 marzo 1995, n. 32 è il risultato dell'accorpamento del Parco Naturale dell'Alpe Veglia (L.R. 14/78) e del Parco Naturale dell'Alpe Devero (L.R. 49/90) ed è diviso amministrativamente fra i comuni di Varzo, Trasquera, Crodo e Baceno. L'area protetta ha una superficie complessiva di 8.539 Ha ed ha uno sviluppo altitudinale compreso fra i 1600 ed i 3553 m.s.l.m. Il Parco è stato istituito per tutelare le caratteristiche ambientali e naturali di due ampie conche alpine alla testata delle Valli Divedro e Devero contornate dalle più alte vette delle Alpi Lepontine Occidentali. Questi ambienti devono la loro origine al modellamento glaciale che ha lasciato tracce evidenti della sua azione: rocce montonate, massi erratici, ampi accumuli morenici, numerosi laghi alpini e altipiani. L'ambiente naturale è caratterizzato da ampi pascoli contornati da lariceti, con sottobosco di rododendri e mirtilli, che sfumano nelle praterie d'alta quota. La grande varietà di ambienti determina la presenza di numerose specie floristiche e faunistiche di grande interesse naturalistico. Il Parco si pone l'obiettivo di favorire le attività compatibili con la conservazione.
Regione | Piemonte |
Provincia | Verbano Cusio Ossola |
Comuni | Baceno, Crodo, Trasquera, Varzo |
Anno di istituzione | 1995 |
Superficie | 8.539 Ha |
Altitudine | da 1600 a 3553 m.s.l.m. |
Ente di gestione | Ente di gestione delle Aree Protette dell' Ossola |
Sede amministrativa | Villa Gentinetta, Viale Pieri 27 - 28868 VARZO (VB) Tel: +39 0324 72572 Fax:+39 0324 72790 e-mail : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |
Caratteristiche generali
Il Parco è stato istituito per tutelare le caratteristiche ambientali e naturali di due ampie conche alpine alla testata delle Valli Divedro e Devero contornate dalle più alte vette delle Alpi Lepontine Occidentali. Questi ambienti devono la loro origine al modellamento glaciale che ha lasciato tracce evidenti della sua azione: rocce montonate, massi erratici, ampi accumuli morenici, numerosi laghi alpini e altipiani. L'ambiente naturale è caratterizzato da ampi pascoli contornati da lariceti, con sottobosco di rododendri e mirtilli, che sfumano nelle praterie d'alta quota. La grande varietà di ambienti determina la presenza di numerose specie floristiche e faunistiche di grande interesse naturalistico.
Giungendo poi alle morene, ai detriti e alle rocce, ecco che, i colori dei fiori diventano sempre più intensi per attirare l'attenzione degli insetti impollinatori. Potremo così ammirare cuscinetti di silene, il crisantemo alpino, il miosotys azzurro, il ranuncolo glaciale e l'astro alpino, il genepì maschio e femmina (in realtà due specie differenti: Artemisia genepi e A. mutellina) e molti altri. Certo, questa carrellata di ambienti è troppo breve per descrivere gli innumerevoli aspetti della vegetazione del parco. Forse però, qualche visitatore sarà invogliato a guardarsi attorno con occhi più attenti: è un passo importante verso la comprensione della complessità della natura. Non dimentichiamoci che si può facilmente calpestare ciò che guardiamo con troppa superficialità o che non notiamo.
Ultimo aggiornamento: 22/01/2018 ore 15:50:35