L’aquila reale (Aquila chrysaetos)è uno dei rapaci diurni più grandi d’Europa: può raggiungere gli 88 centimetri di lunghezza, per un’apertura alare che può sfiorare i 230 cm. Non vi sono differenze tra i sessi, a parte le dimensioni: la femmina risulta decisamente più grande. Le ali sono piuttosto strette, con profilo regolare ed un vistoso restringimento all’attaccatura col corpo. Colore dominante è il bruno scuro, con la nuca giallo-oro, mentre i giovani presentano macchie bianche sulle penne. Il becco è forte e ricurvo e le zampe sono ricoperte di piume e dotate di fortissimi artigli. Il volo è caratterizzato da rari battiti d'ala.
L’aquila raggiunge la maturità sessuale intorno ai 5 anni, età in cui di norma assume il piumaggio adulto, e può vivere oltre 35 anni.
Maschio e femmina sono legati fra loro per tutta la vita. Verso la fine di marzo, la femmina depone 1 o 2 uova, il primo uovo deposto (2-5 giorni prima del secondo) si schiude dopo 45 giorni. Nella maggior parte dei casi, anche a causa del fenomeno del "cainismo" (il pulcino più prestante uccide l’altro), sopravvive un solo piccolo.
L'aquila rimane fedele, oltre che al suo compagno, anche al proprio territorio di nidificazione. I nidi, costruiti su pareti rocciose, sono costituiti da un ammasso di notevoli dimensioni (2-3m. di diametro) di rami di conifere e latifoglie.
Questa specie non ha esigenze di habitat particolari: i fattori determinanti per la scelta del territorio sono quindi la disponibilità di cibo e di siti idonei alla nidificazione. L'areale necessario per l'attività di caccia è piuttosto ampio e varia tra i 30 ed i 100 km quadrati. L’alimentazione è costituita da mammiferi di piccole e medie dimensioni, come marmotte, lepri, piccoli ungulati, e uccelli.
Verso il termine della stagione invernale è possibile osservare il "volo a festoni": volo rituale il cui obiettivo è quello di demarcare chiaramente il territorio. Ovviamente tale comportamento è tanto più frequente quanto più alta è la densità di popolazione.
I giovani, una volta abbandonato il territorio dei genitori, vanno incontro ad una lunga fase di erratismi che li porta a visitare aree distanti centinaia di chilometri da dove sono nati.
All’interno dei parchi Veglia-Devero e Antrona e nei territori vicini sono state contate 5 coppie di aquile.
Letztes Update: 22/07/2018 ore 15:38:35