Il cinghiale (Sus scofa) è un animale robusto con notevole sviluppo della testa, arti corti che consentono di mantenere un’andatura veloce anche su percorsi relativamente lunghi. I piccoli sono caratterizzati di una livrea caratterizzata da strisce di colore chiaro che si alternato a strisce brune; tale mantello viene sostituito verso i 4-6 mesi da uno bruno rossiccio. Non presenta un evidente dimorfismo sessuale.
Il cinghiale si adatta ad ogni tipo di ambiente, purché caratterizzato dalla presenza di acqua e folta vegetazione in grado di offrire rifugio e tranquillità. Durante il giorno trascorre il tempo in “covi” situati in zone sicure con fitta vegetazione. L’attività di alimentazione è soprattutto notturna e inizia con il calare del sole per concludersi durante la notte o con le prime ore del giorno.
L’organizzazione sociale è di tipo matriarcale, composta dalle madri con la prole; altre forme di aggregazione sono rappresentate da giovani maschi o più raramente da giovani femmine senza prole.
Il cinghiale è in grado di occupare un’ampia varietà di habitat, dalla pianura intensamente coltivata e antropizzata, fino agli orizzonti alpini e alle praterie di alta quota. La grande adattabilità alle più disparate condizioni ecologiche che caratterizza questa specie è l’elemento essenziale per comprendere il considerevole ampliamento dell’areale avvenuto in tutta Europa negli ultimi decenni. Proprio per questi motivi è considerata una specie problematica: provoca notevoli interferenze con le attività umane (danni alle colture, incidenti) e danni sulle fitocenosi forestali. È importante, dunque, tenere sotto controllo la densità delle sue popolazioni per mantenerla entro livelli accettabili.
Nei nostri due parchi la zona di presenza stabile è limitata al settore in comune di Borgomezzavalle. In Alta Valle Antrona è presente in estate limitatamente alla zona della Forcola. Nel resto del territorio dei due parchi è presente in maniera occasionale.
Letztes Update: 22/07/2018 ore 15:39:36